Quello della muffa in casa è un problema piuttosto diffuso. Ma quando si parla di umidità, non ci riferiamo solamente a qualcosa di negativo. Gli esperti confermano che una percentuale di umidità più bassa del 40 % comporterebbe dei rischi per la salute, soprattutto legati alle vie respiratorie.
D’altra parte, i problemi legati ad un eccessivo tasso di umidità non sono da sottovalutare. Innanzitutto, questi possono comportare la formazione di muffa sulle pareti. Le microspore della muffa che vengono inalate possono comportare un rischio concreto per le vie respiratorie di chi abita nella casa.
Un altro danno che viene prodotto è l’indebolimento strutturale, che renderà la nostra casa meno stabile e di conseguenza meno sicura.
Le origine dell’eccessiva umidità e di conseguenza della muffa possono essere diverse. Possono semplicemente dipendere da una perdita di acqua dall’impianto idraulico. In questo caso, il problema è risolvibile semplicemente contattando una ditta specializzata e, risolto il problema della perdita, scomparirà anche quello dell’umidità.
L’umidità di risalita può dipendere da una progettazione sbagliata dell’immobile, un cattivo isolamento delle pareti o della pavimentazione oppure dall’esposizione dell’immobile in una direzione dove il sole non batte quasi mai.
La muffa, così come abbiamo detto, è estremamente pericolosa per l’organismo, ma non solo. Pensiamo a quanto sia antiestetica ed al cattivo odore che andrebbe a permeare sia i mobili che il vestiario. Questi sono solamente alcuni validi motivi per combatterla a tutti i costi.
Se si tratta di umidità di risalita, che proviene dalle fondamenta, potrebbe essere utile contattare una ditta di pavimenti in resina Roma, che sapranno consigliarci sui prodotti migliori disponibili per contrastare questo problema in maniera efficace. Ci sono infatti diverse vernici con un forte potere impermeabilizzante o addirittura con proprietà deumidificanti.
La ventilazione meccanica controllata è un’altra soluzione efficace. In pratica, grazie a questo sistema si da vita ad un continuo ricircolo dell’aria, con l’espulsione di quella viziata e ricca di umidità e l’itroduzione in casa di quella più secca e filtrata proveniente dall’esterno.
E’ chiaro quindi come il ricircolo d’aria giochi un ruolo fondamentale per contrastare questo problema. Montiamo delle prese d’aria che assicurino il ricambio dell’aria anche nei punti più nascosti, come le pareti posizionate alle spalle di mobili ed armadi.
E’ essenziale anche evitare le situazioni che fanno aumentare il tasso di umidità interno. Quando cuciniamo, ad esempio, accendiamo la cappa di aspirazione. Se non ce l’abbiamo, apriamo le finestre. Posizioniamo lo stendino per fare asciugare il bucato all’esterno, magari sul balcone o sulla veranda. In alternativa, utilizziamo un deumidificatore. Ma ricordiamo, non esageriamo. Il deumidificatore deve essere utilizzato solamente all’occorrenza, perché così come abbiamo detto inizialmente, anche un’aria troppo secca non fa bene alla salute.
A tal proposito, potremmo utilizzare un igrometro, uno strumento per misurare la percentuale di umidità. Basterà posizionarlo un paio di minuti in una zona esposta nella stanza, magari sul tavolo, ed attendere due minuti per leggere i risultati.