E’ questa in pratica la strada che ha intrapreso il discorso vacanze 2018. I soggiorni saranno più brevi ma ci sarà più disponibilità. Per l’osservatorio mensile Findomestic, realizzato in collaborazione con Doxa, la spesa media pro capite per l’anno in corso si attesta sui 1.460 euro – con il 24% dei villeggianti che spenderà più del 2017 -, nonostante quasi 3 italiani su 4 non andranno oltre la soglia dei 1.000 euro.
Lo studio realizzato dalla società di credito al consumo del gruppo BNP Paribas, però, emerge un altro aspetto: il 18% degli italiani non andrà in vacanza, oltre la metà di per motivi economici. Dei partenti, il 42% si godrà al massimo una settimana di villeggiatura, in calo del 2% nel confronto rispetto all’anno scorso, con una percentuale identica di vacanzieri sino a 2 settimane, mentre solo il 16% arriverà a sforare la soglia dei 15 giorni. Indicazioni interessanti dai budget di spesa: se, come già sottolineato, il 73% dei vacanzieri non andrà oltre i 1.000 euro, il 40% si fermerà a 500 euro (rilevazione che sale al 47% nella fascia giovanile tra i 18 e i 34 anni). Il 33% andrà quindi a collocarsi tra i 500 e i 1.000 euro e il 12% sopra i 1.500 euro. Cambiano le abitudini a livello di strutture ricettive: i bed & breakfast fanno segnare un incremento del 110%. In rialzo anche le prenotazioni online: +22%. La fetta si divide tra chi utilizza siti appositi come Booking o Tripadvisor (41%), chi lo fa direttamente sui siti della struttura (13%) e chi attraverso le agenzie di viaggio online (13%), mentre i restanti si dividono tra coloro che contattano telefonicamente la struttura o si recano in agenzia.