Entrato di diritto tra le abitudini e gli usi degli italiani, il totocalcio è stato per almeno 60 anni il sogno domenicale della classe media. Basta pensare al detto “aver fatto tredici” a indicare un vantaggio, spesso economico, verificatosi in una determinata situazione. Nell’immaginario collettivo l’importanza è stata ampliata dalle tante citazioni cinematografiche o dai film proprio al totocalcio dedicati come i moderni “Mattia Pascal” che rivoluzionavano le loro vite proprio in conseguenza della straordinaria vincita, in miliardi di lire. Come non ricordare al Bar dello Sport o il loop di domanda di Diego Abatantuono “Carrarese Pro Patri?” in Ecceziunale Veramente. Ecco, come tante cose cambiate in Italia sembra destinato a scomparire anche il totocalcio, a favore della digitalizzazione e di un mercato nuovo in ambito scommesse come su www.astekbetitalia.com/bonus-scommesse-astekbet.html.
La seconda guerra mondiale era appena finita e l’Italia si rimboccava le maniche per ricostruire il paese. Tra le iniziative che si susseguivano per cercare di creare nuove opportunità di lavoro ci fu il primo concorso pronostici italiano basato sulle partite di calcio. L’idea del Totocalcio nasce da tre giornalisti sportivi, Massimo della Pergola, Fabio Jegher e Geo Molo, che inventano “La schedina Sisal”, il cui primo concorso parte il 5 maggio 1946. Nel 1948 il gioco passa sotto la gestione del CONI e, con il nome Totocalcio, diventa rapidamente il gioco più amato dagli italiani. La prima schedina Totocalcio è datata 5 maggio del 1946 ed il costo della giocata era di 30 lire. In quel primo concorso, il montepremi fu di 463.146 lire. Della prima schedina si stamparono cinque milioni di copie ma ne giocarono appena 34 mila.
Ed in fatto di record, anche il Totocalcio ha i suoi primati. Il 24 novembre 1991, nel concorso numero 14, venne superato il muro dei 34 miliardi di montepremi e nel concorso numero 17 del 5 dicembre 1993, con 34.475.852.492 di lire, fu stabilito il record. La vincita più alta in assoluto al Totocalcio venne registrata il 7 novembre 1993, concorso numero 13, quando una schedina con un 13 e cinque 12 regalò al suo possessore 5.549.756.245 lire.